Nonostante l’impollinazione artificiale venga eseguita, più o meno necessariamente, in tutto il globo, è bene ricordare alcuni luoghi più di altri, per la loro importanza storica, industriale o ambientale.
- La Réunion, dove Edmond Albius mise a punto la tecnica di impollinazione artificiale manuale più utilizzata al mondo, per la produzione della vaniglia;
- Il Belgio, patria di numerosi botanici come Charles Morren, e la Moravia, terra natia di Gregor Mendel, botanico ceco di lingua tedesca, precursore della genetica; e in generale, i paesi nord europei;
- La Cina, dove la scarsità crescente di impollinatori naturali come le api e la sempre maggiore richiesta di cibo per una popolazione che lievita dal punto di vista demografico, richiede l’indispensabile intervento dell’uomo per eseguire l’impollinazione artificiale manuale di alberi da frutto come meli e peri, come si legge in questo articolo e in tutta la documentazione scientifica derivante dal paese asiatico – con ripercussioni anche sulla qualità e sulla resa dei frutti;
- L’Italia e i paesi mediterranei, in cui si sta sperimentando ampiamente con i metodi di impollinazione artificiale degli ulivi, così da poter garantire qualità e quantità a un mercato sempre più ampio ed esigente che richiede il prodotto principe della cultura mediterranea: l’olio extra vergine di oliva, la cui produzione è calata anche a causa delle epidemie e delle infestazioni di queste piante.
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